Il dialetto veneto sale sul podio delle lingue da salvaguardare. Una declinazione, quella veneta, tra le più diffuse e osannate in tutta la Penisola che ha ricevuto i meritati riconoscimenti grazie al concorso “Salva la tua Lingua locale” promosso da UNPLI, Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane.
In occasione dell’evento regionale organizzato a Zelarino (VE) per promuovere le opere venete partecipanti al Concorso è stato presentato l’opuscolo che l’Unpli Veneto ha voluto realizzare per sviluppare ancor di più questa iniziativa, dando l’opportunità ai partecipanti di far conoscere le poesie e opere di prosa al pubblico.
SCARICA QUI L’OPUSCOLO CON LE OPERE VENETE PARTECIPANTI
Il premio è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco e da Legautonomie Lazio ed organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace” ed ha ricevuto tra gli altri anche il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Un concorso giunto ormai alla quinta edizione suddiviso in cinque categorie: prosa edita ed inedita, poesia edita ed inedita e musica che hanno restituito uno spaccato autentico di storia e tradizioni da ogni angolo d’Italia. Tra le province che hanno calcato il podio Venezia e Verona, la prima rappresentata da Renzo Cremona di Chioggia (VE) che è salito al secondo posto della categoria Prosa edita con l’elaborato intitolato Lingua madre, un vero e proprio omaggio al dialetto dei pescatori. A rappresentare invece Verona Nerina Poggese che nella categoria Prosa inedita si è aggiudicata il terzo posto. Ben 9 in tutto i finalisti Veneti e dieci le menzioni d’onore per lavori e e opere ritenuti interessanti e originali, tra questi: Ilia Sillo con l’elaborato Incalmà coi ochi e Remo De Zotti con Voci originali del dialetto torresano e poi le Pro Loco di Canaro (RO), Cerro Veronese (VR), Chioggia Sottomarina (VE), Lendinara (RO), Limana (BL), Mosnigo (TV), Romano d’Ezzelino (VI) e Urbana (PD).
Elaborati e composizioni sono stati valutati dalla giuria composta da docenti e linguisti provenienti da tutta Italia e diretta dal presidente onorario Giovanni Solimine, docente universitario, direttore del dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e librarie e geografiche de La Sapienza di Roma e presidente della Fondazione “Maria e Goffredo Bellonci” che si occupa di promozione della lettura e organizza il Premio Strega.